Cos’è il Palombaro Lungo di Matera e dove si trova.
Come visitare i sotterranei scavati nella città dei Sassi.
Il Palombaro Lungo
Il famoso Palombaro Lungo si estende sotto la piazza di Vittorio Veneto in pieno centro.
In una parte di ambienti ipogei riconosciuta, insieme ad altri palombari, con il nome di Matera Sotterranea, che sono 2 in realtà.
Zona ricca di cisterne per l’acqua con un sistema di raccolta divenuto promiscuo nel corso degli anni.
Tutta l’area sottostante alla pavimentazione di piazza Vittorio Veneto, poi, rappresenta, geologicamente, il punto di incontro tra la pietra calcarenitica della faglia pugliese e le argille della Basilicata.
Le acque piovane e sorgive, che convergono inoltre nel Palombaro di Matera, scorrono a valle scendendo dalle colline di La Nera, del Lapillo e Macamarda.
Una volta confluite in quest’area, un tempo, proseguivano il proprio corso naturale riversandosi nel profondo grabiglione del Sasso Barisano.
Da qui successivamente sversavano nel torrente della Gravina, seguendo la pendenza naturale della collina.
All’estremità più alta del Barisano sono state scavate enormi cisterne ipogee per conservare l’acqua che proveniva dai colli.
Tali invasi sotterranei hanno preso il nome di Palombari.
Il Nome
Il nome deriva dal latino palombarius (rapace che si getta sulle prede e si immerge) o probabilmente dal greco κoλυμβάω ( Colimbao), mi immergo.
Nell’Iliade (XVI) si ha un primo riferimento a questo termine, ‘Palombari Nudi‘, quando si parla della caduta di Cebrione.
Durante l’assedio di Tiro nel 332 a. C., i palombari vennero utilizzati su ordine di Alessandro Magno.
Utili a togliere gli ostacoli subacquei apposti per impedire l’avvicinamento delle navi.
Tucidide parla dei palombari descrivendo l’assedio di Siracusa. Essi dovevano segare le ostruzioni, provocate da grosse travi messe a difesa del porto.
Ciò lascia intendere che la parola ‘Palombaro’, oggi, stia ad indicare tutto ciò che si trova sotto il livello delle acque.
Il Primato
Il Palombaro di Matera è di certo la cisterna più grande mai scavata dall’uomo, in tutta Europa.
Ha una capienza di circa 5 milioni di litri di acqua. E’ alto circa 18 metri e largo 50.
Al suo interno, da secoli, confluiscono acque di sorgenti e piovane insieme.
Nello specifico il Palombaro a Matera è stato realizzato con una maestria e una conoscenza avanzatissima dal punto di vista morfologico e dei sistemi idraulici.
Progettato dalle sapienti mani del popolo materano, ad oggi risulta il serbatoio idrico più grande della città.
Il Cocciopesto per le pareti del Palombaro
Prendendo spunto da un’antica tecnica conosciuta anche dalle popolazioni del Mediterraneo, compresi i Romani, le pareti sono state rivestite di cocciopesto.
Un materiale realizzato con argilla e paglia, che dava impermeabilità alla parete superficiale della cisterna.
In modo da evitare che l’acqua fosse assorbita dalle porose rocce di calcarenite.
L’ Acquedotto
Dal 1920, con la costruzione dell’acquedotto pugliese, questa enorme riserva idrica del Palombaro di Matera non è più servita.
Le nuove abitazioni, ora, potranno ricevere l’acqua direttamente dalle tubature.
Così finisce quel tempo in cui i cittadini si recavano in piazza Vittorio Veneto, per raccogliere acqua potabile calando i secchi all’interno del grandioso pozzo ipogeo.
La realizzazione di un nuovo assetto stradale, inoltre, contribuì a porre fine alla forma naturalistica, che i vecchi quartieri avevano conservato.
Il nucleo urbano veniva stravolto e con esso furono compromessi i sistemi di raccolta e scivolamento delle acque.
Oggi
Dopo alcuni interventi di scavo realizzati nel 1991 gli ipogei subacquei materani sono ritornati alla luce.
Oggi, infatti, la grande opera idraulica scavata nei Sassi rappresenta parte integrante del nostro patrimonio dell’Umanità.
Dopo i lavori, tra l’altro, il comune di Matera hanno creato dei corridoi interni per renderla fruibile ai visitatori.
Orari
Gli orari di accesso al Palombaro Lungo sono i seguenti:
- dalle 10,00 alle 13,30
- dalle 15,30 alle 18,00
Dal lunedì alla domenica è possibile, poi, svolgere visite guidate all’interno.
In autunno e inverno le ore previste per l’ingresso possono variare, spesso si riducono alla mezza giornata, tranne i periodi di festa.
Biglietto per visitare il Palombaro Lungo
Il costo del biglietto è di 3 euro per persona.
E’ opportuno prenotare sul posto.
Al suo interno un percorso guidato illustra le peculiarità dell’immensa cisterna scavata sotto i Sassi di Matera.
Nei dintorni è possibile vedere la Chiesa della Spirito Santo e della Mater Domini.
Scopri come fare un tour per conoscere la tecnologia idraulica della città dei Sassi o come ammirare tutte le bellezze della città con un tuor guidato.
Nelle vicinanze puoi visitare:
- La Chiesa della Materdomini,
- l’Ipogeo Matera Sum, i sotterranei materani,
- la Chiesa di San Giovanni Battista,
- I resti della Chiesa rupestre dello Spirito Santo.