Scorcio sui Sassi visibile da piazzetta Pascoli.
La Piazzetta Pascoli
Una finestra su un panorama strabiliante, piazzetta Pascoli è sicuramente un balcone con vista sui Sassi tra i più ricercati nelle cose da vedere quando si visita Matera.
Il piccolo slargo con una vista stupefacente tra i due rioni dei Sassi.
Compresa tra la Cattedrale e il Sasso Caveoso, rappresenta ancora oggi il punto di raccolta, non solo dei turisti in visita alla città, ma anche dei materani.
I quali, durante la passeggiata giornaliera, preferiscono sostare ancora oggi sul balconcino panoramico e lasciarsi abbracciare dalla grandiosità del paesaggio dei Sassi.
Quello descritto a parole non può sostituire ciò che si prova dal vivo guardando Matera da questa angolatura.
La zona pedonale
Dalla via Ridola mentre si procede lungo la zona pedonale non si ha la men che minima idea di quello che ci attende una volta arrivati all’affaccio di piazza Pascoli, sbalorditivo.
Da parapetto in pietra si può immaginare la grandezza e l’ingegno che il popolo materano ha conservato nella storia.
A ventaglio, come in un anfiteatro naturale, si staglia la città di pietra tra guglie, roccia, pinnacoli, grotte, caverne preistoriche e ambienti ipogei.
Matera è questo: stupore e meraviglia, davanti a panorami ancestrali, dove sembra che il tempo si sia fermato.
Sia di giorno che di notte vedere Matera da piazzetta Pascoli è sempre un’emozione, anche per i materani.
Piazzetta Pascoli Matera la Location
Questa piazza però è anche altro. La ricercatissima piazzetta Pascoli, infatti, la trovi in un punto nevralgico della città.
Ma riesce a mantenere, ancora oggi, la propria caratteristica di luogo di pace, di relax e di tranquillità.
E’ abbellita da palazzi settecenteschi, bar, gelaterie artigianali, e strutture ristorative, attività manifatturiere, che si incontrano durante il percorso di via Ridola.
La piazza del poeta, poi, ospita anche la sede del Museo Nazionale Domenico Ridola, la Chiesa del Purgatorio e la Chiesetta di Santa Chiara.
Per terminare poi con il Museo d’Arte Medievale e Moderna, anche detto Palazzo Lanfranchi.
E’ il luogo d’incontro dei giovani materani nelle ore notturne, ma frequentato dagli anziani in pausa per un gelato, un caffè, o magari una pizza.
Ricco di locali e localetti dove trascorrere momenti di sano divertimento o di tranquillità.
In cui potrai bere, magari, una tisana calda, o un bicchiere di vino o sorseggiare un’ottima birra insieme a chi desideri.
Il Nome
Il nome piazzetta Pascoli deriva dal fatto che il famoso poeta e letterato Giovanni Pascoli ha dato inizio alla sua carriera di docente a Matera.
Conseguita la laurea nel 1882, diventa insegnante di greco e latino proprio nel liceo Ginnasio di Matera.
Attualmente Palazzo Lanfranchi e Museo d’arte Medievale, dedicato a Carlo Levi e ad altri artisti locali.
Come arrivare
Una volta arrivato a Matera piazza pascoli non è difficile.
Dalle vie del centro cittadino, via del Corso e piazza Vittorio Veneto, la piazza dedicata al celebre poeta emiliano dista circa un duecento metri.
Intrapresa la zona pedonale e proseguendo verso sud in direzione via Ridola, si raggiunge facilmente il Palazzo Lanfranchi.
Tra l’altro via Ridola altro non è che la continuazione di via del Corso.
Si lascia alla propria sinistra la chiesa di San Francesco d’Assisi, per poi subito dopo 20 metri incontrare quella del Purgatorio.
Al suo fianco si sviluppa la via dedicata al primo archeologo materano, Domenico Ridola.
Superato sulla destra il museo Ridola l’area pedonale si allarga di fronte alla facciata dl Palazzo Lanfranchi.
Alla sua sinistra guardando il palazzo eccoci giunti a destinazione.
Se invece arrivi da sud, basta seguire le indicazioni da via Lucana con l’incrocio di via Ridola, in parte transitabile in auto.
Per vedere la piazza puoi lasciare l’auto nei parcheggi nei pressi del Palazzo della Provincia o in via Pasquale Vena.
Ma anche in altri parcheggi come in via La Nera o verso via Castello.
Sono a disposizione per ulteriori indicazioni o per condurti, se lo vorrai, nelle storie dei Sassi e dei suoi abitanti.
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